Ieri la Camera ha bocciato l’emendamento che bloccava il finanziamento «diretto» per il biennio 2009-2010 alle «testate non profit e di partito». Sono stati riconfermati quei 70 milioni di euro già stanziati dal Senato per ciascuno dei due anni, decisivi per la sopravvivenza di quotidiani come l’Unità, il Manifesto, Europa, Liberazione, La Padania, il Secolo d’Italia e l’Avvenire.
Beppe Giulietti, portavoce di Articolo 21,ha affermato: «È giusta l’esigenza di razionalizzazione e disboscare in questo settore ma va inserita in una nuova legge di sistema, che il governo colpevolmente continua a ritardare».
«È stata definitivamente sanata la gravissima ferita inferta dai tagli del decreto Tremonti che stava uccidendo una parte consistente dell’editoria italiana» commenta Vincenzo Vita (Pd). Viene così coronato un impegno «trasversale» iniziato già al Senato, come hanno sottolineato Luigi Lusi (Pd), Alessio Butti (Pdl) e Roberto Mura (Lega). È solo una prima tappa. L’obiettivo resta la riforma di sistema.
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