L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni non ha alcuna intenzione di escludere gli operatori di Tlc dall’assegnazione delle nuove frequenze: la priorità va alle televisioni per favorire la concorrenza in un settore che ne ha un gran bisogno. E’ quanto ha assicurato il presidente dell’Autorità, Corrado Calabrò, conversando con i giornalisti durante un convegno dell’I-com.
“Mi è stato chiesto – ha osservato Calabrò commentando alcune critiche di questi giorni – perché nella redistribuzione delle frequenze non c’è stato spazio per gli operatori di tlc. Figuriamoci, questa sarebbe stata la mia prima cura. Non bisogna dimenticare che noi partivamo da una situazione in cui risultavano zero frequenze all’Italia e quindi avevamo 3.943 frequenze. Se ne avessimo avute di più – ha aggiunto – avremmo avuto, al tempo stesso , un dividendo interno per l’audiovisivo e un dividendo esterno”. Considerando effettivamente le frequenze assegnate all’Italia “prima devo riportare un po’ di concorrenza nel mondo della tv. Subito dopo dovremo farci carico degli operatori di tlc che hanno bisogno di più frequenze”.
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