Alessio Butti, capogruppo Pdl in Commissione Vigilanza Rai, chiede ai radicali “il rispetto della legge” in merito a ‘Radio radicale’. “Come ho più volte affermato – afferma l’esponente di maggioranza in un comunicato – non ho nulla contro ‘Radio Radicale’. Quello che chiedo agli amici radicali è il rispetto della legge e la legge dice con chiarezza che dal 2 febbraio 1998, data di inizio dei programmi di Gr Parlamento (come previsto dalla legge Mammì), ‘Radio Radicale’ risulta un ‘doppione’ e come tale viene meno la necessità del suo finanziamento da parte dello Stato, cioè dei cittadini”.
“E’ strano – prosegue Butti – che i radicali ignorino gli appelli delle emittenti locali televisive e radiofoniche, per le quali è previsto un drastico taglio dei contributi dovuti sempre per legge. E’ strano che i radicali ignorino le lacrime degli editori dei piccoli giornali (che vendono in edicola e quindi esistono) che hanno subìto una fortissima riduzione dei contributi a loro riservati. E’ strano che i radicali ignorino gli effetti della crisi economica in corso. Ai radicali interessa solo che lo Stato continui ad elargire ad un doppione la bellezza di 10 milioni di euro l’anno. Mi sembra – conclude Brutti – un atteggiamento un tantino arrogante e assai poco rispettoso di tutte le altre realtà operanti nel mondo dell’informazione, oltre che della legge dello Stato”.
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