Il team di Palo Alto starebbe progettando il primo esemplare di “socialphone”. Il numero uno dei social network intende consolidarsi anche sul mercato degli smartphone, un settore che in Europa risulta sempre più orientato ai social media.
Secondo i dati ComScore confluiti in un recente rapporto incentrato nella zona Euro 5 (Francia, Spagna, Italia, Regno Unito e Germania), Facebook avrebbe infatti registrato una crescita del 54% dal 2010 ad oggi in termini di accessi in mobilità al portale, con 39 milioni di utenti connessi al social network via smartphone. Della scorsa settimana è inoltre l’annuncio del lancio da parte dell’unità Orange di France Telecom, di una serie di telefonini gravitanti attorno all’ecosistema Facebook, a mezzo di pulsanti e dirette integrazioni con il popolare social network.
Notizie che conferirebbero ai rumors su un prossimo lancio di un telefonino firmato da Mark Zuckerberg, un profilo di concretezza specie dopo la designazione della taiwanese HTC quale partner per la nuova avventura del social network nell’universo dei dispositivi mobili. Una scelta – frutto di un’accurata analisi da parte del Gruppo – che inseriva nel vaglio iniziale delle opzioni anche la sudcoreana Samsung quale produttore di hardware.
Il futuro smartphone made in Palo Alto e battezzato con il nome Buffy, dovrebbe dunque essere dotato di sistema operativo Android che, per la sua natura open source, ben si presterà alle modifiche strategiche degli ingegneri di Facebook, intenzionati a fare del telefonino di propria produzione, una sorta di appendice del social network. A tale scopo, secondo quanto riportato dalla rivista All Things Digital, il gruppo di esperti guidato da Bret Taylor, Chief Technology Officier di Palo Alto, sarebbe alle prese con lo sviluppo di nuove funzionalità come un’interfaccia in html5 capace di generare applicazioni web messe a disposizione della folta schiera di 800milioni di utenti iscritti al servizio.
L’approdo di Facebook al comparto della telefonia mobile sembra per adesso relegato ad una fase progettuale che dovrebbe completarsi entro i prossimi 18 mesi.
Le dichiarazioni di un portavoce dei vertici aziendali alla rivista All Things Digital lasciano intanto intuire una delle motivazioni di fondo dell’operazione: «La nostra strategia sul fronte mobile è semplice: ogni dispositivo mobile è migliore se abbinato ad un tocco social. Stiamo lavorando con tutti i livelli dell’industria del settore, con gli operatori della telefonia ed i costruttori di hardware, i programmatori dei sistemi operativi e gli sviluppatori di applicazioni per portare l’esperienza social a più persone e in tutto il mondo».
Il gruppo di Palo Alto sa quanto potrebbe fruttare il controllo diretto del comparto dei dispositivi mobili attraverso il lancio sul mercato di smartphone ideati appositamente per il proprio social network. Un business che ancor prima di nascere può già contare su 350milioni di utenti in mobilità e sugli accordi stipulati da Facebook con 475 operatori mobili a livello globale.
Manuela Avino
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