Frizioni, a dir poco, in Rai: Bruno Vespa s’è infuriato perché, nel corso delle celebrazioni del primo secolo di servizio pubblico, non è stata ricordata la “sua” Porta a Porta. Un affronto per l’ex direttore del Tg1 che ha dato sfogo a tutta la sua amarezza in un post pubblicato su X: “Ieri sera alla celebrazione dei 100 anni della radio e dei 70 della televisione sono stati ricordati tanti buoni programmi, da Mixer a Chi l’ha visto. Non una parola sui 30 anni di Porta a porta. Cambiano le stagioni, ma l’anima profonda della Rai resta sempre dalla stessa parte”. Quella, ovviamente, che lo vede come il fumo negli occhi. La solidarietà a Vespa è arrivata dalla politica e, precisamente, dal centro. Maria Elena Boschi ha dato lustro alla trasmissione e ha deplorato il grave errore di chi ha dimenticato di inserire Porta a Porta nel novero delle pietre miliari recenti di viale Mazzini: “Bruno Vespa con Porta a Porta ha scandito la storia politica e sociale dell’Italia, entrando nei Palazzi e nelle case degli italiani. È un errore per la Rai, che ha accompagnato, e spesso guidato, la crescita culturale del Paese, cancellare una storia di 30 anni. Uno dei fiori all’occhiello dell’azienda. Soprattutto nel momento in cui si celebrano giustamente i 100 anni di storia della Rai, dei suoi successi, in una bella serata di festa per tutti coloro che vi lavorano e vi hanno lavorato”. Le fa eco Maurizio Gasparri: “Belle iniziative in corso per celebrare da parte della Rai 100 della radio ed i 70 anni della televisione. Però sarebbe giusto essere completi nelle rievocazioni ed evitare qualche omissione che è stata rilevata. Bruno Vespa e Porta a Porta non hanno bisogno di segnalazioni. Ma sono certo che le distrazioni, faziose?, di qualcuno saranno corrette già in queste ore quando le celebrazioni proseguiranno anche in diretta”.