Abbiamo intervistato Tomaso Greco, co-founder di bookabook:
Come nasce il vostro progetto Bookabook?
Mi stavo occupando dei modelli di crowdfunding per la ricerca universitaria, così è nata l’idea di studiare un modello di crowdfunding da applicare al libro, che è sempre stata una grande passione. Insieme a Emanuela Furiosi, una delle fondatrici, abbiamo condiviso l’idea con due agenti letterari, Marco Vigevani e Claire Sabatié-Garat. Abbiamo costituito la società. Quattro soci e un’idea. L’avventura di bookabook inizia in questo modo.”
Sicuramente la piattaforma è un’ottima vetrina per gli autori emergenti, ci sono casi di successo? Libri o autori scoperti grazie al crowdfundig?
Siamo partiti ad aprile. Tre libri su tre finanziati. Il primo di un esordiente, almeno per quanto riguarda la narrativa. Ora abbiamo in corsa un fumetto, Maiku, che in meno di una settimana ha superato il 70% della sua campagna. E siamo convinti che sia solo l’inizio.”
Cosa succede quando un libro non trova abbastanza fondi? Qualche lettore si è mai lamentato della mancata pubblicazione?
E’ il rischio del crowdfunding. E allo stesso tempo il suo fascino: decidono i lettori. Una campagna di crowdfunding può non andare a buon fine, ma anche in quel caso, ne siamo certi, lo scrittore uscirebbe dalla campagna arricchito dai consigli della community, da una esperienza unica come il confronto diretto con i suoi lettori. Detto questo noi crediamo molto nei libri che proponiamo, la selezione pre-campagna è attenta e approfondita.”
Il lettore ha un ruolo attivo rispetto alla stessa pubblicazione. Come vive questa scommessa? Ci sono stati casi di particolare enfasi sui social network? Il vostro blog è il primo canale di confronto tra lettori?
I canali di confronto sono diversi. La pagina Facebook ha messo insieme, in pochissimi mesi, oltre 35mila lettori. E’ una community molto attiva, con tutta probabilità è soprattutto merito loro se abbiamo davvero ben figurato alla selezione per Expo delle Startup. A questo si aggiunge che ogni campagna ha il suo spazio dedicato per il confronto tra scrittore e lettore. E stiamo lavorando a grandi novità in questa direzione.”
Quanti libri sono stati “finanziati” finora grazie alla piattaforma?
Per adesso tre libri su tre. Tutti in overgoal. Rispettivamente 102%, 101% e 102%. Un bel risultato, forse ancora troppo ristretto per costituire una vera case history. Il libro che ha raccolto di più, per adesso, è Solovki di Claudio Giunta, 4.068 euro.
Progetti per il futuro?Abbiamo molte novità in serbo, per rendere l’esperienza di bookabook sempre più coinvolgente e i lettori sempre più protagonisti del processo editoriale. Ci stiamo lavorando e contiamo di poterle presentare presto.”
di Giovanna Annunziata
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