Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega per l’editoria, Paolo Bonaiuti, va avanti nell’iter del nuovo regolamento per il settore e scatena la protesta bipartisan dei parlamentari delle commissioni competenti, che gli contestano un comportamento che di fatto a loro avviso ‘calpestà le Camere.
In una lettera inviata oggi al presidente della commissione Cultura della Camera, Valentina Aprea, Bonaiuti ricorda di aver emendato già il testo del regolamento, con l’abolizione del tetto di 4 milioni per i contributi alla singola testata, e ribadisce l’intenzione di inviarlo al Consiglio di Stato per il previsto parere «entro e non oltre il 10-15 dicembre». In sostanza, il sottosegretario formalizza così il suo no alla possibilità per le commissioni di esprimere un parere vincolante e di ascoltare in audizione i soggetti interessati. Contro l’iniziativa di Bonaiuti protesta l’opposizione, con Ricardo Franco Levi e Emilia De Biase (Pd) e Beppe Giulietti (Art. 21), ma anche il Pdl, con una lettera inviata al presidente della Camera Gianfranco Fini e firmata da diversi parlamentari, da Enzo Raisi a Flavia Perina.
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