Quello dell’informazione sul web è un mondo estremamente vasto, in cui a volte non è facile distinguere siti, blog e portali che svolgono effettivamente una funzione giornalistica da quelli che non lo fanno. Per questo motivo Davide Ciliberti, esperto in comunicazione e fondatore dell’agenzia Purple & Noise Pr ha ideato una proposta nell’interesse dei lettori virtuali: un bollino viola di garanzia.
Lo stesso Ciliberti spiega che “sul web è ormai difficile percepire la differenza tra fonte giornalistica dell’informazione o meno”. Spesso capita, in effetti, che alcune speculazioni e “bufale” vengano scambiate per vere e proprie notizie dai lettori anche se non vengono curate o scritte da giornalisti. Vuoi per la grafica, vuoi perché nella denominazione portano termini come “news”, questi siti lanciano un grandissimo numero di post ogni minuto, spesso riuscendo anche a renderli “virali” sui social network, e tra centinaia di notizie diventa difficile riuscire a distinguere una notizia vera da un’altra che non lo è.
Vittime delle false notizie, o di news “copiate e incollate” in maniera inappropriata da altri siti o dalle agenzie di stampa, sono soprattutto i giovani che sempre più spesso vengono a conoscenza di quello che accade nel mondo da smartphone e computer. Ciliberti spiega di essere “un entusiasta dell’opportunità che il web concede a tutti di esprimersi e comunicare liberamente, ma deve essere ben chiaro il confine tra il giornalista, che è un professionista e che comunque rispetta codici e regole deontologiche, e gli altri siano essi blogger, commentatori o esperti”.
Il bollino proposto dal fondatore di Purple & Noise dovrebbe essere appannaggio dell’Ordine dei giornalisti, “riservato solo a quei siti, blog o portali curati o redatti da un giornalista, pubblicista o professionista. In questo caso gli internauti, soprattutto i giovani e i giovanissimi, potranno essere maggiormente rendersi conto dell’origine e della natura di quella fonte. E valutare in che misura dargli credito”.
Ciliberti sottolinea che, nel caso in cui l’idea piacesse all’Ordine dei giornalisti, l’attuazione del progetto potrebbe essere piuttosto semplice: il bollino potrebbe essere consegnato dopo l’invio di un modulo online in cui il richiedente si autocertifichi come giornalista, inserisca il numero di tessera associativa ed il nome della testata o del blog.
Nell’ottica del suo promotore, il bollino viola non va nella direzione di limitare alcun servizio offerto dal web, anzi vuole aggiungere un agevole strumento di analisi. Ma secondo Ciliberti potrebbe addirittura generare un beneficio per il mercato dell’editoria: molti di questi siti riescono a generare guadagni interessanti dalla pubblicità grazie alla visibilità che riescono ad ottenere pubblicando informazioni non verificate; una garanzia di autorevolezza “potrebbe indurre maggiori incassi e conseguentemente stimolare i proprietari dei siti ad attivare collaborazioni con i molti giornalisti freelance, da cui anche apprendere anche le arti e le regole della professione”.
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