Buon giornalismo vuol dire buona democrazia”. Così la presidente della Camera Laura Boldrini ha ricordato in piazza Montecitorio Giancarlo Siani, il cronista del Mattino ucciso dalla camorra il 23 settembre 1985, e tutti i giornalisti minacciati e assassinati dalle mafie. Davanti alla Citroen Mehari restaurata, appartenente a Siani e simbolo della campagna organizzata da Fondazione Polis, Ossigeno per l’Informazione e Libera in memoria dei 26 giornalisti italiani che in 50 anni hanno perso la vita per combattere la criminalità organizzata e il terrorismo, Boldrini ha sottolineato: “Questa macchina è un simbolo di coraggio: da portavoce di varie agenzie dell’Onu ho avuto la possibilità di conoscere tanti giornalisti. Alcuni di quelli che furono uccisi li conoscevo bene, altri erano miei amici perché condividevamo gli stessi teatri. Ricordo Maria Grazia Cutuli, con lei ci eravamo visti pochi giorni prima che morisse”. “Avvicinarsi alla verità il più possibile è rendere la democrazia migliore”, ha concluso Boldrini prima di ricevere i familiari dei giornalisti assassinati dalle mafie.
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