“Aboliamo la commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai: daremmo un bel segnale di riformismo al paese”. E’ quanto propone il deputato Francesco Boccia, Pd, componente della commissione Bilancio. “Quando le massime cariche non solo dei partiti, ma finanche delle istituzioni della settima potenza industriale mondiale, quando perfino un Capo del Governo arriva a occuparsi di un organismo cosi’ inutile e cosi’ dannoso per il nostro Paese (e dopo le posizioni paradossali espresse da Villari), forse e’ il caso di porre all’attenzione del dibattito politico la sussistenza stessa di una Commissione che non serve a niente e che non ha eguali negli altri Paesi del mondo occidentale”. Secondo Boccia “potrebbe essere questa l’occasione per riformare il sistema radiotelevisivo in un’ottica moderna e funzionale e non secondo vecchi rituali lottizzatori: basterebbe, ad esempio, ampliare le funzioni dell’Autorita’ di garanzia, sull’esempio della Gran Bretagna e di altri Paesi europei, senza affidare poteri di controllo a una commisione fondata sulla spartizione dei posti. Proviamo a immaginare una Rai governata secondo i parametri della piu’ completa autonomia professionale dei suoi giornalisti e pensiamo a stabilire regole certe che trovino fondamento nelle leggi dello Stato e non negli improvvidi atti di indirizzo della maggioranza di turno”.
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