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Blogger critica estremismo, ucciso a colpi di machete in Bangladesh

Due blogger uccisi a colpi di machete nel giro di poche settimane, esprimere posizioni troppo laiche e contro il fondamentalismo in Bangladesh sta diventando davvero pericoloso. La polizia di Dacca ha catturato alcuni degli assalitori

Due blogger uccisi in Bangladesh nel giro di un meseDue blogger uccisi in Bangladesh nel giro di un mese
Due blogger uccisi in Bangladesh nel giro di un mese

Nel giro di un mese due blogger sono stati uccisi a colpi di machete a Dacca per aver espresso posizioni troppo critiche nei confronti dell’estremismo religioso. L’ultima vittima in ordine di tempo si chiamava Washikur Rahman ed è stato aggredito, come hanno riferito fonti di polizia, in una affollata strada del centro della capitale del Bangladesh da giovani studenti di scuole coraniche. “La polizia sul posto ha catturato due assalitori con le mani imbrattate di sangue e armati di machete, mentre fuggivano dalla scena dopo il fatto”, ha detto il poliziotto Humayan Kabir.

Pensiero laico sotto attacco
Lo scorso 27 febbraio nelle strade di Dacca è stato ucciso lo scrittore e blogger naturalizzato americano Avijit Roy. Identiche modalità ed arma del delitto, il machete, Roy stava tornando a casa con la moglie dopo essere stato ad una fiera di libri. La donna, Rafida Bonya Ahmed, rimase ferita alla testa e perse un dito.
I crimini commessi in Bangladesh contro i pensatori “troppo laici” non sono, purtroppo, una novità negli ultimi anni, ma la vicinanza tra gli ultimi due episodi fa scattare un allarme.

Critici nel mirino dei militanti
Gli autori che criticano le posizioni religiose estreme sono finiti nel mirino dei militanti nonostante il Governo tenti di fermare i gruppi islamisti estremisti, intenzionati a imporre la legge della Sharia.
Nel 2013 a Dacca fu ucciso il blogger Ahmed Rajib Haider, che aveva guidato una protesta che chiedeva la pena capitale per gli islamisti condannati per crimini di guerra durante il conflitto per l’indipendenza.
Lo scorso anno, invece, fu aggredito lo scrittore e professore laico Humayun Azad: alcuni militanti lo aggredirono mentre tornava a casa da una fiera dell’editoria. Il professore morì poi in Germania, dove lo stavano curando, mentre la moglie non ha smesso di puntare il dito contro i fanatici religiosi che avevano aggredito il marito e la polizia che non aveva fatto nulla per impedire l’assalto.

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