Ancora ombre sul caso Bip Mobile. L’aumento del numero minimo di migrazioni giornaliere, disposto dall’Agcom per tutelare gli utenti orfani dell’operatore, non ha sortito gli effetti sperati. Le associazioni di consumatori, nel corso di una riunione con Agcom e gli operatori telco, hanno fatto sapere che 60.000 utenti non hanno ancora avviato la procedura di portabilità. Probabilmente le migrazioni non saranno completate nelle due settimane previste dall’Autorità. Ma il vero problema è dato dalle questioni rimaste in sospeso, a partire dalla controversia relativa ai crediti residui. A norma di legge, nel procedimento di portabilità i nuovi operatori non sono tenuti a riconoscere al cliente i crediti accumulati con il gestore precedente. Per ora solo Tiscali e H3G hanno proposto offerte commerciali a sostegno degli utenti. Gli altri restano alla finestra. Non sono state ancora stabilite le modalità di pagamento degli indennizzi nei confronti dei clienti. I vertici di Bip Mobile lasciano trapelare ottimismo in merito ad una futura riattivazione dei servizi. Si pensa ad un accordo con Telogic, l’enabler presso il quale la società è inadempiente, o alla ricerca di investitori terzi. Non manca la polemica per la mancata riattivazione del traffico in entrata, chiesta da Bip Mobile a Telogic per consentire ai propri clienti di ricevere le chiamate.