Lo scontro tra i vertici Rai e il sindacato Usigrai non accenna a placarsi e questa volta al centro della diatriba finisce il bilancio dell’azienda di Stato. Le accuse delle parti sociali sono gravissime e mettono nel mirino l’amministratore delegato Carlo Fuortes. Accusato di aver operato tagli piani e di non avere che il proprio voto per far passare, a maggioranza in cda, i suoi stessi piani. Pensati per il “risanamento” della Rai e per portare in pareggio i bilanci di viale Mazzini.
Il segretario Usigrai ha tuonato, in merito al bilancio Rai. “Il vertice Rai deve rifare i conti. Non basta pareggiare i bilanci, bisogna avere anche i progetti e questo vertice non ha ancora presentato un piano industriale, dove tagli di budget e investimenti trovino rappresentazione, in un quadro di sviluppo dell’azienda, in linea con le previsioni del contratto di servizio”. Daniele Macheda ha continuato. “Evidentemente i nodi stanno venendo al pettine se tre su sette componenti del consiglio di amministrazione della Rai votano contro i piani proposti dall’Ad, che ottiene la maggioranza solo grazie al suo voto”.
Parole dure che restituiscono il quadro di un organismo bloccato, ben lontano dall’armonia che pure è stata dichiarata già nei tempi scorsi dai piani alti. Per Macheda. “Non è più tempo di annunci ad effetto e sterili contrapposizioni. Il futuro della Rai passa dal dialogo e dal confronto con le parti sociali e con il Paese. Il servizio pubblico è un bene comune e non può essere ostaggio di dinamiche che declinano ai personalismi”.
Intanto è ufficiale la data in cui il segretario Usigrai Daniele Macheda sarà ascoltato dalla politica. Domani alle 19, presso la Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto, la Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi terrà l’audizione del segretario dell’Unione sindacale giornalisti Rai. L’appuntamento sarà trasmesso in diretta webtv.