Boris Biancheri, presidente della Fieg, interviene sul Sole 24 Ore per esprimere il timore che la legge di sistema sull’editoria rischi di svuotarsi di contenuti economici o di finire insabbiata come già accaduto nelle legislature precedenti. “Risulta ora – scrive Biancheri – che il Governo intende anticipare, con un collegato alla prossima Finanziaria, alcune disposizioni del disegno di legge approvato ad agosto. Di cosa si tratta? Si tratta, evidentemente, delle riduzioni dei contributi e delle agevolazioni tariffarie. L’interpretazione più ovvia che si può dare è che, passi o non passi la legge di sistema, passi oggi o passi domani, è cosa che lascia indifferente il Governo. Svuotata dei contenuti economici graditi alla Tesoreria, portandosi appresso qualche residua provvidenza non quantificata in termini di crediti di imposta sugli investimenti, veleggerà come può nelle acque parlamentari, finendo magari con l’insabbiarsi come quella precedente”. “Sarebbe la quarta volta, tra questa e la passata legislatura – prosegue il presidente della Fieg – che la scure finanziaria si abbatte sull’editoria della carta stampata. Il taglio delle agevolazioni postali previste per ovviare ad una situazione di storico monopolio – è particolarmente grave in un Paese, come l’Italia, dove gli abbonamenti, tradizionalmente scarsi per atavica sfiducia nel servizio postale, andrebbero sostenuti e non ulteriormente scoraggiati. C’é il rischio che questa sia invece la sola misura concreta che resta di un ambizioso, perfettibile ma necessario, progetto di riforma del sistema”.
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