BERTINOTTI TORNA A FARE POLITICA COME DIRETTORE DI “ALTERNATIVE PER IL SOCIALISMO”

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Fausto Bertinotti è tornato! Non vuole fare il politico ma vuole parlare di politica. “Non mi sento più in sintonia con la fase politica attuale: ho fatto degli errori in campagna elettorale e guardando da fuori me ne rendo conto, se fossi ancora dentro non avrei la lucidità per poterli analizzare e capirli”. Afferma l’ex presidente della Camera che rivela la sua nuova vocazione: “Non esistono uomini per tutte le stagioni e io ora voglio dedicarmi alla ricerca e all’approfondimento”. E difatti torna per diventare il direttore della rivista “Alternative per il Socialismo” che d’ora in poi diventerà un centro studi (lo affiancheranno Rina Gagliardi e Aldo Garzia). In una conferenza stampa è stato presentato il primo numero estivo della rivista, in cui appare un suo articolo dal titolo “Le ragioni di una sconfitta”.
Nella conferenza stampa Bertinotti spiega il suo interesse alla rivista e alla carica di direttore: “Il mio non è un vezzo: ho ambizioni politiche, ma non partitiche. Sono soltanto diversamente ambizioso. Voglio dare così il mio contributo alla costruzione di una sinistra anticapitalistica, che non può ripartire solo dall’Italia, la sinistra va ripensata in termini europei”.
L’ex candidato premier della sinistra, che alle elezioni politiche ha subito una batosta durissima, aggiunge: “Durante il governo Prodi avremmo anche potuto limitare i danni, ma se un anno fa lo avessi fatto cadere non credo che ci saremmo salvati. Avremmo solo potuto limitare i danni”. Una riduzione del danno che comunque forse avrebbe permesso alla sinistra di entrare in Parlamento. E su cui Bertinotti fa mea culpa: “Non abbiamo detto la verità al popolo della sinistra. Dicevamo di voler costruire una nuova sinistra (l’Arcobaleno), ma era facile per la gente vedere che non era così: che ognuno coltivava il proprio orticello”.
Fabiana Cammarano

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