Il presidente del Consiglio si dice pronto ad andare avanti sulla riforma della giustizia a colpi di maggioranza. Una linea dura confermata dalla decisione di portare a sorpresa il pacchetto Alfano all’ordine del giorno dello scorso Consiglio dei ministri, e dall’annuncio di voler riformare anche la Consulta che, troppo pendente a sinistra, dice il premier, continua ad abolire “leggi giustissime” perché non piacciono ai giudici. Il premier ha chiesto ai suoi esperti di trovare un modo per limitare la pubblicazione delle intercettazioni e prevedere la galera per chi le fornisce ai giornali. Il Cavaliere vuole “una normativa” che “ponga fine agli abusi e alle violazioni della nostra privacy”.
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