Silvio Berlusconi ha attaccato Rai3 e La7: «Sono contro di noi». Enrico Mentana: «Si sa come la pensano Gad Lerner e Michele Santoro. Ma ci sono anche persone come me». Santoro, durante la puntata di Servizio Pubblico: «Che vuol dire? Che quelli come te non la pensano in nessun modo? Oppure che lo fanno di nascosto e in segreto?». Mentana ribatte su Facebook: «Io e Santoro siamo, in misura diversa, entrambi liberi. Per questo l’ho voluto a La7».
Mancano più di due mesi alle elezioni. Ma è già guerra sulla par condicio. L’ex premier Silvio Berlusconi, in un’intervista di Radio anch’io, una trasmissione di approfondimento giornalistico di Rai Radio 1, ha attaccato Rai3 e La7: «Nessuna delle mie tv va contro la sinistra. Ma alla Rai c’è un canale a favore della sinistra [si riferisce a Rai3, ndr]. E poi c’è La7 che è contro di noi».
Immediata al risposta di Enrico Mentana. Il direttore del tg di La7 in un’intervista a Corriere.it ha affermato: «Quella di Berlusconi è un’offesa a chi lavora nell’emittente di Timedia. Nessuno lo attacca. Anche se ci sono conduttori, come Michele Santoro e Gad Lerner che non hanno mai fatto mistero del loro pensiero politico».
Dunque Mentana ha in qualche modo ammesso che una parte di La7 non vede il Cavaliere come il suo leader ideale. Tuttavia non ha prestato il fianco all’ex premier: «Se possedessi tre reti e fossi socio di altre tre non attaccherei la settima».
Poteva finire tutto qui. Con l’ennesima dichiarazione di Berlusconi contro la tv di sinistra a lui ostile e la relativa risposta. Ma la polemica è continuata tra due giornalisti dell’emittente diretta da Paolo Ruffini, ex direttore di Rai3.
Ieri è andato in onda Servizio Pubblico, trasmissione condotta da Santoro. E nell’aprire la puntata il teletribuno ha voluto dire la sua, sia verso Berlusconi che nei confronti di Mentana. Riguardo al primo, lo ha invitato come ospite. «La rassicuro che non sarà attaccato da noi. Dovrà solo sostenere un confronto libero e aperto con i nostri giornalisti. Niente domande preparate e interrogativi inutili». Ma non finisce qui. C’è stato un altro “dialogo” a distanza: quello con Mentana. Ed è con il collega che il conduttore di Servizio Pubblico si è animato. Santoro non ha gradito l’espressione di Mentana «si sa come la pensano Santoro e Lerner. Ma ci sono anche persone come me». E quindi il giornalista salernitano ha “interrogato” il conduttore del tg di la7: «Che vuol dire che si sa come la pensano Santoro e Lerner, ma ci sono anche persone come me? Che quelli come te non la pensano in nessun modo? Oppure che lo fanno di nascosto e in segreto? Ognuno è libero di pensarla come meglio crede. Lasciamo al pubblico la scelta di cambiare canale».
Da parte sua Mentana ha risposto su Facebook: «Ci siamo già confrontati più volte sull’essere “diversamente liberi”. Ma la nostra autonomia è la stessa. Per questo mi sono battuto affinché venissi [riferito a Santoro, ndr] a La7».
Sotto false spoglie (ma neanche tanto false), la propaganda mediatica per le elezioni è già iniziata.
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