L’esponente radicale in Vigilanza Rai, Marco Beltrandi è orientato a non partecipare alla riunione di domani alle 20.30 a Palazzo San Macuto della commissione bicamerale di garanzia, per non condividere le logiche ‘spartitorie’ che governano la formazione del Consiglio di amministrazione di Viale Mazzini. Ad annunciarlo lo stesso Beltrandi, in una conferenza stampa a Montecitorio.
”Io ho scritto a Zavoli – ha ricordato Beltrandi – il giorno dopo la sua elezione a presidente, ricordandogli che prima del Cda per il quale non vige una scadenza di legge per il rinnovo, c’erano una serie di atti dovuti indifferibili: la par condicio per le elezioni sarde, il provvedimento per le tribune elettorali ormai cancellate, le trasmissioni dell’accesso per cui oltre 200 soggetti hanno fatto richiesta. A quel punto sempre il presidente della Vigilanza dovrebbe metterci in grado di fare una scelta consapevole sul nuovo Cda, per sapere ‘chi candida chi’ evitando il metodo dei nomi scritti sui foglietti”. Anche perché – ha concluso l’esponente radicale – se si continua così ”non si fanno gli interessi del Pd e non si vede traccia di servizio pubblico. Tanto che, in mancanza di risposte, io non parteciperò alla riunione di domani per la nomina del nuovo Cda”.
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