Niente più “vaffa” per Beppe Grillo. Neanche sui social a cui rimprovera, proprio lui, l’estrema superficialità. L’ex capo carismatico del Movimento Cinque Stelle marca (ancora una volta) le distanze dalla sua creatura politica tenendo a battesimo Kialo, che egli stesso definisce il “social delle discussioni gentili”.
Su un post apparso sul suo blog, Grillo stigmatizza come: “Internet è diventato un luogo impossibile per i dibattiti civili. I troll molto spesso rendono impossibile una discussione costruttiva. Le polemiche imperversano ovunque sui social e ogni tipo di comunicazione, se non condivisa, termina in offese, accuse, e molte volte in denunce”.
E perciò spiega: “Kialo è uno strumento facile da usare ma molto potente, per impegnarsi in discussioni ponderate, comprendere diversi punti di vista e aiutare a prendere decisioni collaborative. Con Kialo si possono affrontare grandi o piccoli problemi, costruire un consenso su un argomento ed esplorare ogni aspetto di una discussione. Kialo vuole permettere agli utenti di essere più attenti ai problemi del mondo.
Alcuni dei dibattiti più popolari sul sito affrontano temi quali: l’esistenza di Dio, il clima, l’etica del mangiare carne o l’utilizzo delle armi.
E infine spiega: “È questa struttura ad albero la parte più interessante di Kialo, perché permette di andare a fondo e procedere nel dibattito; cosa spesso impossibile sui social network tradizionali”.
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