Onofrio D’Alesio è il nuovo direttore responsabile di Antenna Sud. Lo comunica la società editrice Edivision spa. La nomina di D’Alesio, già direttore responsabile dell’agenzia radiotelevisiva Medianews, è stata decisa – spiega l’editore – “per il periodo del concordato preventivo” a cui il Tribunale fallimentare di Bari ha ammesso l’emittente pugliese. Antenna Sud riprenderà le trasmissioni di servizio domani con l’edizione del Tg delle 14,13 – finestra informativa in diretta ogni giorno dal lunedì al venerdì fino alle 15.00 – e con un magazine serale relativo ai principali fatti della giornata.
L’Assostampa Puglia vigilerà “sull’annunciato nuovo corso di Antenna Sud per evitare che esso si trasformi in una beffa per quanti, giornalisti e maestranze, hanno perso il posto di lavoro. Nessun abuso o aggiramento delle norme di legge o di contratto sarà tollerato”. Lo annuncia in una nota il presidente dell’Assostampa Puglia, Raffaele Lorusso.
“I doverosi e sinceri auguri di buon lavoro al nuovo direttore e alla mini redazione giornalistica di Antenna Sud – rileva Lorusso – non possono cancellare, alla vigilia della ripresa del tg dopo sette mesi di silenzio, le responsabilità dell’editore dell’emittente, che da aprile scorso è stata ammessa alla procedura di concordato preventivo”. “La ripresa del tg, la cui legittimità e regolarità il sindacato dei giornalisti si riserva di sottoporre alla valutazione degli organismi e delle autorità di controllo competenti, avviene – spiega Lorusso – in una fase in cui sono ancora aperte e sanguinanti le ferite provocate dall’editore con il licenziamento di 25 fra giornalisti e tecnici. Nonostante i proclami della società editrice, ad Antenna Sud niente sarà più come prima”. “Strategie aziendali quanto meno discutibili, descritte alla perfezione nella relazione del commissario giudiziale nominato dal tribunale, – aggiunge Lorusso – hanno infatti decretato la morte di fatto di una delle emittenti storiche di questa regione. Il rispetto per la professionalità e per la vita delle persone messe per strada e che attendono ancora di vedere pagati gli stipendi da settembre 2012, avrebbe dovuto consigliare all’editore toni meno trionfalistici nell’annunciare la ripresa del tg”.