Barachini: “Sì al finanziamento, tutelare il pluralismo”

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Il pluralismo va difeso. A tutti i costi. La prima del neo sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega all’editoria, Alberto Barachini, è tutta imperniata sulla necessità di tutela dell’informazione come perno per garantire la democrazia, effettiva, nel nostro Paese. Barachini ha illustrato le linee guida della sua azione politica alla Commissione Cultura nell’incontro che si è tenuto nel pomeriggio di oggi. Le sue parole sono nette e non ammettono dubbi.

“La strada da intraprendere sul doveroso finanziamento pubblico all’informazione e all’editoria si deve sostanziare su due principali direttrici. Da una parte, la difesa del pluralismo informativo e del patrimonio culturale attraverso un sostegno alle realtà che collaborino al recupero dell’affidabilità, della credibilità e della reputazione del settore editoriale e giornalistico, anche sul fronte digitale, contrastando le fake news e le azioni di disinformazione e di doping delle notizie con intenti scandalistici; dall’altra, il contributo allo sviluppo del settore implementando quelle misure di sostegno economico che contribuiscano effettivamente allo sviluppo e siano finalizzate e connesse a un reale progresso dei soggetti beneficiari, in modo da aiutarli a difendersi e prosperare nell’attuale assetto di mercato”.

Ha detto poi il sottosegretario che ha aggiunto:  “Su tale tema mi rendo disponibile, fin da subito, ad un confronto preventivo con il Parlamento”. Quindi ha parlato delle risorse: “Il 28 settembre scorso è stato adottato il Dpcm che ha ripartito le risorse del Fondo straordinario per il 2022, con una dotazione finanziaria complessiva di 90 milioni di euro. Per il 2023 è prevista una dotazione finanziaria di 140 milioni di euro, per la quale andranno effettuate le opportune scelte allocative. Il Dpcm, relativo al 2022, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 16 novembre scorso e da quel momento il Dipartimento è impegnato nell’adozione del provvedimento che disciplinerà le modalità di fruizione ed i profili applicativi per la concessione dei benefici previsti. Naturalmente, saranno coinvolte sia le Amministrazioni interessate, sia le Associazioni di categoria rappresentative della filiera editoriale”.

Il sottosegretario Alberto Barachini ha continuato: “Siamo molto indietro nella libertà di stampa. Credo che sia una responsabilità che dobbiamo condividere tutti dal servizio pubblico, il governo ma anche le singole testate, perché il nostro Dipartimento, come molti sanno, ha un ampio raggio di finanziamento che comprende anche tante piccole realtà di cooperative giornalistiche che potrebbero, dovrebbero, contribuire moltissimo alla diffusione di tematiche diverse da quelle dei grandi gruppi”. Dunque ha spiegato: “Purtroppo dobbiamo constatare con una drammaticità continua l’assenza di lettori. E quindi hanno un forte impatto i finanziamenti pubblici perché il mercato non li sostiene quanto dovrebbe. La responsabilità è di tante componenti del mondo pubblico ma anche dall’assenza di un mercato dedicato a testate che fanno un’informazione laterale e diversa da quella dei grandi gruppi”.

Il sottosegretario promette guerra alla pirateria: “Sul tema della pirateria la collaborazione con Agcom è strutturale. Vorrei che tutte le iniziative che riguardano questo settore ci coinvolgessero, perché anche a livello europeo c’è una grandissima sensibilità su questo, come ho potuto constatare quando ho partecipato al G7 sui temi dei media. Purtroppo, però, sappiamo quali danni provochi la distribuzione dei quotidiani su alcuni social network, molto diffusi. Tanti di noi vengono raggiunti da paginate di quotidiani. Ovviamente sono pagine pirata, ma non sempre viene denunciato. Pensate però il danno enorme che viene causato, riprodotto per i numeri che questi social network hanno”.

Sul bonus edicole, Barachini ha detto: “Credo che il bonus per le edicole vada prorogato. È una misura che si è stabilizzata.. E penso che con la collaborazione delle due associazioni che seguono le edicole si potrebbe valorizzare la centralità delle edicole nell’aiutare i cittadini anche attraverso l’offerta di altri tipi di servizi. Penso a servizi digitali non disponibili per gli anziani. Le edicole, per la loro collocazione, potrebbero essere degli hub estremamente utili”.

Una tirata d’orecchi alla stampa locale che, per Barachini, “è il settore che ha ragionato meno in termini di innovazione. Se la stampa locale col sostegno pubblico opera in un senso di innovazione o anche in un senso di aggregazione, in alcuni casi regionale, in altri casi interprovinciale, il settore è molto interessante anche dal punto di vista pubblicitario, anche se certamente sono numeri diversi da quelli della grande stampa”.

Il sottosegretario Alberto Barachini ha le idee chiare sul tema delle querele. Ha già incontrato i sindacati dei giornalisti e si è detto pronto a mettersi subito al lavoro: “Ho affrontato con il segretario dell’Fnsi Lorusso il tema delle querele considerate da alcune associazioni di categoria temerarie. Fa parte sicuramente del mestiere del giornalista investigativo anticipare o seguire l’attività delle procure, allo stesso tempo c’è un tema da parte degli editori che si sono trovati ad affrontare degli oneri pesanti dal punto di vista del carico giudiziario. Si tratta comunque di un tema che va affrontato e forse l’orizzonte migliore è quello del confronto costante con tutti gli stakeholders per trovare una risposta di equilibrio”.

Per l’esponente del governo, inoltre, è necessario conservare le abitudini dell’educazione alla lettura in classe: “Sto pensando a quanto sarebbe importante oggi, oltre a portare il quotidiano in alcuni istituti medio superiori o utilizzare l’applicazione digitale, portare anche gli inviati. I ragazzi vivono di esperienze e chissà quanto sarebbe interessante per loro il racconto di un inviato, un esperto di conflitto che racconti quello che sta avvenendo magari a poche centinaia di chilometri da noi. Lo stesso vale per il racconto di giornalisti antimafia. Sarebbe una chiave per entrare nel loro mondo e portare un po’ del nostro a loro”.

Infine un importante passaggio legato all’aumento delle materie prime, in questo caso la carta: “Un’ottima idea estendere il credito di imposta, soprattutto per la carta, anche alle pubblicazioni dei libri. Ne abbiamo già parlato col ministro Sangiuliano che ha anche delle idee in merito e delle quali vi darà conto. Non voglio anticiparlo, ma mi sembra una cosa corretta. Si può fare un ragionamento, perché se c’è un valore culturale va sostenuto, al di là del mercato. Le due strade per me sono due: alto valore culturale e reputazione giornalistica all’interno di un mercato che cambia”.

 

Clicca qui per vedere il video dell’audizione del sottosegretario Barachini 

 

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