Categories: Editoria

Barachini: “Puntiamo sull’educazione alla lettura per i giovani”

Ci vuole un’educazione alla lettura, per i giovani. E non soltanto per loro. Il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri con delega all’editoria, Alberto Barachini, ha puntato il dito sulla disaffezione, degli italiani, nei confronti dei libri. Per il sottosegretario, la colpa – o almeno una delle concause di questo stato di fatto – va ricercata nell’ipertecnologia e nella sua invasività. Alla tavola rotonda di Vicenza, intitolato “Il ruolo dell’editoria e dell’informazione per lo sviluppo sociale ed economico del Paese”, Barachini ha parlato della lettura, dei giovani e di quanto c’è da fare per uscire dall’impasse. “Gli italiani, in particolare, rispetto ad altri Paesi europei, da tecno-entusiasti sono diventati tecno-maniaci e, infine, tecno-dipendenti – ha spiegato il sottosegretario -. I deludenti dati della lettura che riguardano il nostro Paese indirettamente lo raccontano. Il recupero del tempo dedicato alla lettura credo passi per la formazione e, quindi, per l’educazione alla lettura cui i giovani possono allenarsi se sono motivati”.

Alberto Barachini, all’evento organizzato da Grafica Veneta, ha poi aggiunto: “È cambiata la nostra relazione con il tempo. Si è ridotta drasticamente la nostra capacità di attendere, di concentrarci e di isolarci. La lettura è un momento di isolamento, ma viviamo con un rumore tecnologico che ci sovrasta”. Ma c’è un patrimonio da valorizzare. Nei giovani, negli studenti, nei ragazzi. Che non si possono lasciare alla mercé di un algortimo: “Incontrando gli studenti delle scuole – ha evidenziato il sottosegretario – mi sono reso conto del grande livello di curiosità che c’è in loro, nonostante una vita digitale ormai immersiva. Ma perché questa scintilla diventi passione per la lettura, a mio avviso, occorre selezionare libri che mantengano le promesse di copertina e stimolare gli autori a realizzare libri su temi come, per esempio, l’intelligenza artificiale e l’educazione digitale con un linguaggio e uno stile adatto ai ragazzi”.
Per Barachini, infine, “anche gli editori dei giornali potrebbero avere un ruolo importante: vi sembra che oggi i quotidiani siano scritti in modo da poter interessare un ragazzo che si nutre di video e conversazioni sui social? Su questo punto – ha concluso il sottosegretario – mi adopererò personalmente per portare il tema alla loro attenzione. E continuerò, allo stesso tempo, ad andare nelle scuole a parlare con gli studenti”.

Luca Esposito

Recent Posts

Circolare n. 56 del 23/12/2024 – Comunicazione annuale all’AGCOM per le imprese richiedenti i contributi all’editoria

Ricordiamo che entro il prossimo 31 gennaio 2025, le imprese editrici di testate che accedono…

1 giorno ago

Il garante privacy stanga OpenAi: 15 milioni per ChatGpt

Il Garante per la privacy sanziona ChatGpt: per Sam Altman e la sua Open Ai…

3 giorni ago

La pubblicità di Google vola, il settore muore

La notizia è passata, come spesso accade, quasi in sottofondo. In Italia Google è il…

4 giorni ago

Usigrai contro il piano esodo Rai: “Avviare un confronto col sindacato”

Usigrai torna ad alzare la voce e lo fa sul piano di incentivazione all’esodo promosso…

4 giorni ago

Santanché vende Visibilia: l’annuncio de Il Giornale

Il gruppo Visibilia passa di mano: lo ha annunciato Il Giornale, ieri sera, nell’edizione online…

5 giorni ago

Google vale tre volte Rcs: quanto vale il digitale nel Sic, i conti Agcom

La voce ricavi di Google “vale” tre volte quella di Rcs-Cairo Communications, cinque volte Gedi.…

5 giorni ago