“Sono due gli obiettivi da perseguire: da una parte la difesa del pluralismo informativo, dall’altra il contributo allo sviluppo del settore”; lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega all’editoria Alberto Barachini. Che domenica a Roma, presso la sede del dipartimento per l’informazione e l’editoria nella sede del consiglio dei ministri, ha ospitato i presidenti Corecom Sergio Nuvoli per la Sardegna, Marianna Sala per la Lombardia, Fulvio Scarpino per la Calabria, Stefano Cuppi per l’ Emilia-Romagna, Roland Turk per la Provincia di Bolzano e Marco Mazzoni Nicoletti del Veneto.
L’incontro è stato utile per fare il punto della situazione sullo stato dell’arte dell’editoria e dell’informazione, con un occhio particolare a quella locale. Inoltre si è discusso delle nuove linee guida del Governo in materia di editoria e informazione e, in particolare, delle declinazioni territoriali del programma stesso, con riferimento al pluralismo dell’informazione locale e ai progetti di educazione ai media nelle scuole.
A sintetizzare le richieste dei Corecom regionali, il presidente sardo Nuvoli ha affermato: “L’informazione di qualità passa anche attraverso una comunicazione istituzionale seria e autorevole, quella che la legge affida solo ai giornalisti negli uffici stampa degli enti pubblici”. Inoltre sono stati posti sul tappeto della discussione pubblica argomenti importanti come i progetti per l’educazione civica nelle scuole e l’importanza di far osservare scrupolosamente alle pubbliche amministrazioni le leggi sulla comunicazione oltre che a incentivare gli investimenti digitali e online.
Il sottosegretario Barachini ha spiegato di essere “pronto ad accogliere le sollecitazioni dei Corecom, nell’ottica di un progetto comune che riguardi interventi trasversali a partire dalle esigenze dei singoli territori”. Quindi ha continuato sottolineando le priorità del suo piano e di quello del governo sull’editoria. “In particolare, – ha spiegato Alberto Barachini – sono due gli obiettivi da perseguire: da una parte la difesa del pluralismo informativo e del patrimonio culturale, attraverso un sostegno alle realtà che collaborino al recupero dell’affidabilità, della credibilità, della reputazione del settore editoriale-giornalistico, anche sul fronte digitale, contrastando le fake news; dall’altra, il contributo allo sviluppo del settore, implementando quelle misure di sostegno economico che contribuiscano effettivamente allo sviluppo dello stesso e siano finalizzate a un reale progresso dei soggetti beneficiati, in modo da aiutarli a prosperare nell’attuale assetto di mercato” .
L’esponente dell’esecutivo ha infine promesso: “Mi impegno a finanziare i progetti editoriali volti a favorire la diffusione delle informazioni multimediali e delle tecnologie digitali, inserire nuove professionalità nel mondo del lavoro, con attenzione particolare ai giovani e all’autoimprenditorialità delle donne e il contrasto al fenomeno delle fake news”.