“Sono pienamente consapevole della situazione dell’Agenzia Dire. Io stesso, infatti, ho già incontrato l’editore, il direttore dell’agenzia e un membro del comitato di redazione con i quali manterrò i contatti per avere un aggiornamento costante”. Parole e musica del sottosegretario all’editoria Alberto Barachini che, sul tema, lancia più di una suggestione. Anche, o forse soprattutto, in chiave futuro. “Per quanto attiene, invece, al clima generale di incertezza a cui lei faceva riferimento, il Governo è fortemente convinto dell’esigenza imprescindibile di intervenire nel comparto delle Agenzie di Stampa, proprio al fine di superare l’incertezza generata dalle proroghe e di prospettare agli operatori del settore uno scenario di regole chiare e risorse stabili, nell’ambito del quale siano garantiti i principi di rilevanza costituzionale relativi alla qualità e al pluralismo dell’informazione e al tempo stesso siano tutelati i livelli occupazionali”.
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria Alberto Barachini, nel rispondere all’interrogazione dell’onorevole Marco Sarracino del Partito Democratico, ha affermato: “D’altra parte questo governo è altresì consapevole dello stato di crisi nel quale versa il comparto dell’informazione primaria e della conseguente urgenza di intervenire, senza lasciar passare altro tempo assegnando risorse certe in un’ottica pluriennale per consentire gli investimenti necessari all’innovazione delle realtà editoriali”.
Barachini ha spiegato: “Proprio in virtù di tale consapevolezza, infatti, siamo intervenuti attraverso l’articolo 17 del decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198, cosiddetto decreto milleproroghe in fase di conversione sia per introdurre i principali elementi dell’auspicata riforma dei criteri per l’ acquisizione dei servizi di informazione primaria, sia per fissare tempi molto stringenti per la definizione degli aspetti attuativi”. Secondo il sottosegretario: “I contenuti della riforma introdotta con l’articolo 17 del decreto possano adeguatamente rispondere alle istanze sollevate dall’onorevole Sarracino e, più in generale, alle aspettative manifestate dagli operatori del comparto dell’informazione primaria e dalle associazioni di categoria, nell’auspicio che si possa presto pervenire ad un assetto stabile con un quadro di regole certe, in grado di garantire il pluralismo dell’informazione e di promuovere l’informazione di qualità, anche attraverso la salvaguardia dei livelli occupazionali, sulla base della convinzione che il giornalismo professionale qualificato sia la miglior risorsa per sostenere la buona informazione e per contrastare la disinformazione”.
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