“Il bando del Ministero appare gravemente discriminatorio e irragionevole, nella parte in cui esclude del tutto le emittenti locali dalla possibilità di beneficiare dell’assegnazione delle frequenze che si sarebbero “liberate”. In tal modo vengono palesemente contraddetti proprio quei principi di pluralismo ed eguaglianza che si vorrebbero perseguire”.
E’ questo uno dei motivi alla base del ricorso presentato al Tar del Lazio
dAlla FRT con cui si chiede l’annullamento del provvedimento con cui vengono
assegnate frequenze alle tv nazionali minori.
Nell’impugnativa si rileva peraltro come non si sia in alcun modo
considerato che anche tra le tv locali esistano situazioni di insufficiente
copertura “con l’ulteriore lesione del
principio di parità di trattamento e distorsione del mercato televisivo, nella
misura in cui si consente ad alcune emittenti soltanto di beneficiare di
un’assegnazione gratuitadi frequenze, laddove per le altre emittenti rimane
praticabile la sola strada del frequency trading, ovviamente onerosa” e
che la previsione eventuale di assegnazione successiva sia meramente residuale e
su risorse non appetibili, di nulla o scarsa utilizzabilità. Quale ulteriore
motivo è da rilevare che “nonostante si
affermi da parte del Ministero che le frequenze bandite siano libere e scevre da
situazioni interferenziali, risulta invece alle ricorrenti che per una gran
parte di esse la situazione sia ben diversa, essendoci in alcuni casi la
certezza, in altri la più che fondata possibilità, che il loro utilizzo darà
luogo a fenomeni di interferenze, con conseguente lesione dei legittimi diritti
e interessi delle emittenti attualmente operanti e inevitabile contenzioso”.
Il rischio, in alcuni casi, è infatti addirittura l’oscuramento del segnale
in parti rilevanti del proprio bacino di trasmissione, con la conseguente
cancellazione dall’etere. Situazioni documentate e segnalate per iscritto al
Ministero, ad oggi peraltro senza alcun riscontro per cui non è rimasta altra
strada che il ricorso giudiziale.
L’udienza di discussione sul ricorso della FRT dovrebbe tenersi entro il mese.
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