Dall’ultima relazione annuale dell’Autorita’ per le Garanzie nelle Comunicazioni, appaiono ben chiare le abitudini degli italiani al telefono. Il rapporto evidenzia un lento ma costante allontanamento degli italiani dal vecchio telefono fisso: nel 2007 i miliardi di minuti trascorsi all’apparecchio sono stati 128,1, contro i 135,7 dell’anno precedente (-5,6%). Secondo i dati forniti dalle aziende, in termini percentuali la voce che ha registrato il calo piu’ consistente e’ quella della telefonia pubblica: i minuti trascorsi a chiacchierare in cabina (probabilmente senza piu’ nessuno che passeggia nervosamente fuori in attesa del proprio turno) sono stati piu’ o meno 300 milioni, il 43% rispetto ai circa 600 milioni dell’anno precedente.
Per un mondo, quello delle cabine del telefono, che se ne va (a tutto vantaggio, ovviamente, dei cellulari), ce n’e’ un altro che si fa prepotentemente strada. E’ quello della telefonia su protocollo Ip: si tratta di Skype e di imprese dello stesso tipo, che, grazie ai prezzi particolarmente contenuti, stanno dando il colpo di grazia alle chiamate internazionali. La vecchia teleselezione diretta all’estero, l’anno scorso, ha totalizzato appena 4,8 miliardi di minuti di conversazioni, il 6,7% rispetto ai 5,1 miliardi del 2006. Ma l’avanzare delle nuove tecnologie, e in particolare la banda larga, manda in soffitta anche sistemi molto piu’ moderni, come l’Internet dial up, vale a dire quello a banda stretta: il traffico in questo caso e’ sceso del 19%, passando da 31,9 a 25,8 miliardi di minuti.
Il telefono di casa, invece, si prende la rivincita per le chiamate nazionali, forse per le tariffe troppo alte per chiamare da un cellulare in un’altra citta’. Nel 2007 e’ l’unica voce del fisso in positivo, con una crescita del 7,5% a 29 miliardi di minuti.
Fabiana Cammarano