È quanto rilevato dal rapporto di Akamai sullo Stato di Internet a livello globale relativo al secondo trimestre 2011. Nonostante un trimestre “record” sul fronte della crescita delle connessioni, la più alta nel Vecchio Continente, il nostro Paese è penultimo nella top ten delle economie ad “alta velocità”. La domanda resta bassa nonostante la disponibilità di Mb.
Osservando i tassi di penetrazione di Internet a livello globale, nel periodo, si rileva che sono stati oltre 604 milioni gli indirizzi IP unici, provenienti da 238 Paesi nel mondo, connessi alla Akamai Intelligent Platform (la piattaforma da cui sono stati raccolti dati e che gestisce circa il 30% del traffico web globale) con un aumento del 3,4% rispetto al primo trimestre del 2011 e del 21% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
L’Italia, vanta la più alta crescita del trimestre (+5,4%), seguita dalla Spagna, che chiude la classifica con una crescita dell’1,7%. Gran Bretagna (settima) e Francia (quinta) hanno registrato un aumento dell’1,4 e 1,3% rispettivamente, mentre la Germania (quarta), ha notato solo lo 0,4% di crescita rispetto al trimestre precedente.
Riguardo la transizione alla connettività high broadband (5 Mbps e oltre) quello europeo è un trend in ascesa. Il primo Paese al mondo per adozione di high broadband è infatti europeo: si tratta dei Paesi Bassi, che registrano il 68% delle connessioni alla rete Akamai superiori ai 5 Mbps, con una sorprendente crescita del 22% rispetto al trimestre precedente. Nel secondo trimestre 2011 sei Paesi europei (Svizzera, Irlanda, Spagna, Italia e Turchia) hanno aumentato l’adozione di high broadband del 100%, con un incremento per l’Italia pari al 40%. Ciononostante, il Paese si colloca ancora al primo posto in Europa per il maggior numero di connessioni lente: sono ben 0,8% gli italiani che ancora le utilizzano, seppur in lieve calo rispetto al trimestre precedente (0,9%).
Focus anche sulla velocità di connessione mobile. In Italia esiste un divario di circa 2,6 Mbps tra il provider che offre la velocità di connessione mobile media maggiore (3,8 Mbps) e quello che offre la velocità media minore (1,2 Mbps). Le velocità di connessione massime offerte dagli operatori italiani vanno dai 8,3 Mbps ai 19 Mbps.
Per quanto riguarda invece il traffico “criminale”, l’Europa ne ha generato il 30% legato agli attacchi informatici a reti mobili; gli Stati Uniti tolgono il primato all’Italia che scende in seconda posizione: infatti, la percentuale di traffico originato dall’Italia si dimezza rispetto allo scorso trimestre (-14%).
(Corriere delle Comunicazioni)
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