Banda larga, Agcom e Antitrust avviano un’indagine sulla concorrenza nel mercato delle telecomunicazioni

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AgcomAgcom e Antitrust attive sul fronte della banda larga. Le due Autorità hanno aperto un’indagine conoscitiva che si concentrerà sui servizi d’accesso alle tecnologie di nuova generazione. L’iniziativa deriva dal protocollo di intesa sottoscritto nel maggio dello scorso anno tra Agcom e Antitrust. Il termine di conclusione della ricerca è stato fissato a 180 giorni, fatte salve le sospensioni per richieste di informazioni o documenti. Le autorità indipendenti intervengono, perciò, su un obiettivo centrale dell’Agenda Digitale . Recenti indagini condotte dall’Agcom hanno evidenziato un notevole divario tra le città e le zone rurali della penisola. Più in generale l’Italia è in netto ritardo rispetto all’Europa, per quanto riguarda le infrastrutture fisse in banda larga. Solo il 14% degli italiani ha accesso alla rete a velocità maggiori di 30 mega. Per adempiere alle direttive europee, l’intera popolazione dovrebbe usufruire di questo tipo di connessione entro il 2020. Agcom e Antitrust dovranno indicare strategie di mercato adeguate, tenendo conto della convergenza con le tecnologie mobili. Inoltre è previsto un attento studio delle criticità concorrenziali nella fornitura di reti e dei servizi di comunicazione elettronica. Si legge tra le righe un riferimento al caso di Telecom. Infatti l’instabilità societaria del principale operatore telco italiano mette a rischio gli investimenti nella fibra ottica. Le due Autorità mostrano attenzione verso lo spinoso tema della privacy nelle comunicazioni elettroniche. L’analisi, perciò, verterà anche sullo spionaggio informatico, allo scopo di proteggere la sfera privata dei cittadini che utilizzano la rete.

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