C’è maretta tra tra editori e giornalisti al Fondo Pensione Complementare dei Giornalisti Italiani dopo l’imposizione, secondo i giornalisti da parte degli editori, dell’attuario Marco Micocci, componente del cda nel ruolo di nuovo direttore generale del Fondo dei giornalisti, contro il parere compatto della componente della categoria.
Secondo i giornalisti si tratta di “Una pagina nera per il Fondo Complementare che statutariamente impone un equilibrio tra le parti, equilibrio che di fatto ora viene snaturato. Il Fondo rappresenta il “tesoretto” della pensione complementare dei giornalisti, che hanno fatto di tutto per cercare una mediazione alla fine di un processo di selezione, portato avanti con i meccanismi di trasparenza di un bando di gara pubblico, che aveva fatto emergere ottime professionalità già operative in alcune direzioni di altri enti previdenziali. Si tratta di una scelta che di fatto mette a repentaglio il dialogo tra le parti in un presidio così importante per il welfare dei giornalisti italiani per questo i consiglieri eletti dai giornalisti non abbasseranno la guardia mantenendo il proprio impegno a tutela del futuro dei colleghi”.
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