Al governo russo non sono piaciuti alcuni articoli apparsi sul quotidiano La Stampa. E in una lunga lettera, militari e diplomatici di Mosca hanno stigmatizzato l’operato del giornale, parlando apertamente di strategie “apprese da manuali anti-sovietici non ancora marciti”, ribadendo che la presenza in Italia del personale medico e dell’esercito russo non nasconde nessun secondo fine.
La bagarre ha scatenato numerose reazioni. Tra queste, quella del presidente del consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti Carlo Verna che in una nota ha spiegato: “Solidarietà piena e totale ai colleghi della Stampa. Il direttore Maurizio Molinari e il cdr hanno espresso con esemplare linearità cosa sia la libertà d’informazione e quanto sia preziosa in democrazia e per difendere tutti i nostri valori. A noi non resta che fare quadrato con l’hashtag siamo tutti LaStampa’ E naturalmente ci aspettiamo che anche il governo, con la sua azione, aderisca metaforicamente alla nostra iniziativa.”
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