Nessun problema riguardo concorrenza e acquisizione dei diritti tv. Giovedi’ 11 settembre, la Commissione europea ha dato semaforo verde all’operazione Sky Europe. Semaforo che si e’ fatto improvvisamente giallo sulle strade della Baviera. I consigli di gestione e di sorveglianza di Sky Deutschland hanno infatti invitato gli azionisti (ma e’ solo un “consiglio”) a non accettare l’offerta di acquisto presentata da British Sky Broadcasting. L’offerta britannica (6,75 euro per azione) – che scadra’ il 15 ottobre – “non riflette il potenziale di lungo termine ne’ il valore intrinseco della piattaforma”. Com’e’ noto il 25 luglio scorso BSkyB, presentando i dati di bilancio, ha annunciato agli azionisti la nascita di Sky Europe. Il tycoon australiano Rupert Murdoch (con in pancia il 39 per cento della tv satellitare britannica, il 57 per cento della piattaforma tedesca e il 100 per cento di quella italiana) sogna infatti una super-Sky. Un mostro nato dalla fusione di BSkyB (10,6 milioni di abbonati e oltre sette miliardi di sterline di fatturato), Sky Deutschland (quasi quattro milioni di abbonati e 1,5 miliardi di euro di ricavi) e Sky Italia (4,75 milioni di abbonati e meno di tre miliardi di fatturato). Un’operazione da 6,7 miliardi di euro: 3 mld per Sky Italia; 3,7 mld per Sky Deuthschland. E una mossa – chiusa l’Opa tedesca – da ben 9 miliardi che gli analisti gia’ valutano oltre i 10, con 19 milioni di abbonati in Regno Unito, Irlanda, Italia, Germania e Austria. Ma come era prevedibile per lo “squalo” non sara’ facile superare lo scoglio tedesco.