Ieri, presso le Commissioni riunite VII Cultura e IX Trasporti della Camera e la Commissione 8a Lavori pubblici del Senato si è svolta l’audizione del Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Paolo Romani, su questioni attinenti il settore delle comunicazioni. Obbligatorio il riferimento al processo di avanzamento del Paese verso la banda larga e la necessità di superare il “digital divide”, che “non riguarda soltanto il sud ma tutta l’Italia”. Un problema superabile grazie ad un’alfabetizzazione informatica che punti sulla quarta generazione, su una task-force per la banda larga, “strumento” indispensabile “per permettere il veloce raggiungimento di questo obiettivo”.
L’Italia – sottolinea Romani – “con 15 connessioni a banda larga ogni cento abitanti (su una media Ue del 18,2%), si colloca al ventunesimo posto della classifica. Il nostro punto di partenza è svantaggiato rispetto agli altri paesi più industrializzati sia per la penetrazione della banda larga, sia per il suo tasso di incremento, così come per lo sviluppo della rete in fibra. Di fronte a questi dati, il governo accetta la sfida e vuole tracciare la strada per avere una rete all’avanguardia che come servizi, possibilità di utilizzo e prezzi sia uno straordinario valore aggiunto per tutti i consumatori finali. Sarà fatto ogni sforzo per incentivare gli investimenti di questo tipo”.
Fabiana Cammarano
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