Nel dibattito sulla trasparenza dell’audience online e del mercato pubblicitario web, scatenatosi intorno al nostro articolo di qualche giorno fa, c’è un altro aspetto da analizzare per la corretta valutazione del peso delle testate, così come siamo abituati tradizionalmente a considerarle. Si tratta dell’accorpamento sotto lo stesso “brand Audiweb” di siti con url diverse e proprietari diversi, che hanno stipulato accordi commerciali diventando partner e apparendo così, agli occhi degli utenti che consultano le classifiche, molto più grandi di quello che effettivamente sono.
Un fenomeno ormai molto diffuso e del tutto lecito, lo specifichiamo, ma che rischia di rendere meno trasparente per i non addetti ai lavori la valutazione delle classifiche dei siti più letti, come quella pubblicata dal Sole24Ore qualche settimana fa, e la percezione del peso effettivo delle testate editoriali.
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