Audiradio è stata più volte accusata di non essere capace di fornire da più di un anno i dati dell’audience nazionali. Uno stallo determinato dall’incompatibilità delle posizioni del polo pubblico che sostiene la validità della rilevazione ‘Diari’ compilata manualmente dal panel campione e di una parte di quello privato che auspica il ritorno alla tradizionale indagine basata su intervista telefoniche. Audiradio non è riuscita neanche ad indicare una metodologie di indagine transitoria in questa fase. Per questo stallo tre soci Lorenzo Suraci di Rtl, Eduardo Montefusco di Rds e Alberto Hazan di Finelco si sono rifiutati di approvare il bilancio 2010. Preso atto dello stato di liquidazione in cui versa la società Audiradio
e
dell’attuale indisponibilità di un’indagine ufficiale degli ascolti radiofonici, la cui
mancanza può comportare distorsioni nel mercato della raccolta pubblicitaria e, quindi,
sull’assetto concorrenziale e pluralistico del settore, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni provvederà direttamente alla rilevazione e pubblicazione degli indici di ascolto
radiofonici. La rilevazione sarà curata da un’apposita società
da individuare nel rispetto della normativa in materia di appalti pubblici, i
cui costi di funzionamento saranno posti a carico delle emittenti oggetto della
rilevazione stessa. Con la recente delibera delibera n. 182/11/CSP l’Agcom invita i soggetti del comparto radiofonico a trasmettere proposte, anche
accompagnate da richieste di audizioni, entro e non oltre novanta giorni dalla data di
pubblicazione della delibera nella Gazzetta Ufficiale.
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