ATTO DI INDIRIZZO PER IL PLURALISMO IN RAI: DOPPIO CONDUTTORE E NIENTE SATIRA POLITICA

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La Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi sta esaminando l’atto di indirizzo nei confronti della Rai.
Il testo prevede che la Rai sperimenti nuovi format di approfondimento giornalistico innovativi con due conduttori per garantire il pluralismo. Vengono anche precisate le regole del contraddittorio: «laddove il format della trasmissione preveda l’intervento di un opinionista a sostegno di una tesi è indispensabile garantire uno spazio adeguato anche alla rappresentazione di altre sensibilità culturali», inoltre sarà vietato invitare gli stessi ospiti e si dovrà dare un adeguato spazio anche alle forze politiche sottorappresentate o addirittura non presenti in Parlamento.
Nonostante i tentativi dell’opposizione l’obbligo della par conditio non fa sconti neanche a satira e varietà, dove si discuterebbero rilevanti temi di attualità politica.
Il Presidente della Commissione Vigilanza della Rai, Sergio Zavoli, come altri esponenti Pd, si dichiarano contrari alla classificazione aprioristica delle ideologie delle persone, «è sciocco e irriguardoso ossificare le posizioni dei conduttori», afferma Zavoli. Per il deputato Merlo, sempre del Pd, sarebbe sufficiente che il singolo conduttore rispetti le regole già stabilite dalla sua deontologia professionale, ma per i pidiellini l’imparzialità è insostenibile.
Il testo, inoltre, ribadisce un principio della «Risoluzione europea sugli indicatori per i media in una democrazia» del 2008: «le posizioni dirigenziali apicali dovrebbero essere scevre da interferenze politiche e i membri del governo in carica non dovrebbero intrattenere attività professionali nei media».
Sarà la volta buona? Intanto la norma dei due conduttori non piace agli addetti ai lavori. Per Vespa è «impraticabile», per Lucia Annunziata è una «risposta tecnica ad un problema editoriale», per Andrea Vianello è una soluzione senza senso perché il pluralismo «si garantisce parlando di tutti i problemi con tutti gli interlocutori della politica, e poi chi dovrebbe dare la patente di un orientamento o di un altro?».
Le votazioni sull’Atto di indirizzo dovrebbero riprendere questa settimana, ma il Pd non vede l’urgenza di approvare un testo che, ricorda il democratico Vita, è stato scritto da Butti «con Santoro in controluce» e «risente di un clima e di un periodo che sono cambiati».
La doppia conduzione rappresenta peraltro un esperimento già tentato su altre reti. Un esempio attuale è la trasmissione ‘In Onda’, presente nel preserale del week-end di La7; nel suo promo si annuncia al pubblico come «l’unica trasmissione con l’opposizione dentro». Rimarrà l’unica?
Egidio Negri

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