La riunione del Cnid (Comitato nazionale Italia digitale) di ieri – che ha deciso lo spostamento da dicembre a giugno 2012 il passaggio di tutte le regioni al digitale terrestre – ha registrato una certa apertura del ministro dello sviluppo economico, Paolo Romani, sui risarcimenti che le emittenti locali dovrebbero avere per lasciare le frequenze dalla 61 alla 69, destinate alla gara per le tlc mobili di nuova generazione.
Il ministro ha, infatti, ricordato che già con la prima stesura del decreto che ha stabilito la gara la sua ipotesi era stata del 20% degli introiti da destinare alle tv locali – percentuale poi scesa al 10% e con un massimo di 240 milioni – e che valuterà la congruità di un aumento che tenga conto degli investimenti sostenuti dalle emittenti per la digitalizzazione.
A tal proposito, ricordiamo che ieri sono stati bocciati tutti gli emendamenti al cosiddetto dl omnibus che prevedevano aumenti dei risarcimenti alle tv locali (uno dei quali proponeva 720 milioni). Quindi è probabile che la prossima legge di stabilità sarà l’ambito in cui intervenire. Intanto, gli operatori di tlc hanno già manifestato perplessità sulla partecipazione a una gara con frequenze occupate. Tra le ipotesi che circolerebbero quella di una richiesta di un forte sconto sulla gara.
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