Ieri si è conclusa la quattordicesima giornata di asta per l’assegnazione delle frequenze in banda 800, 1800, 2000 e 2600. Nel corso di 24 diverse tornate, sono stati effettuati 15 rilanci sia per acquisire blocchi di frequenze in banda 800 sia in quella 2600, portando l’importo incassato dallo Stato a 3.365.039.494 euro. Quasi un miliardo di euro in più rispetto alla previsione minima di 2,4 mld di euro, fissata dalla legge di stabilità del 2011 (legge 220/2010).
La legge 75/11 ha previsto che una quota, non superiore al 50 per cento, delle eventuali maggiori entrate accertate rispetto alla stima iniziale (2,4 mld) siano riassegnate nello stesso anno al Ministero dello sviluppo economico per misure di sostegno al settore da definire con apposito decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e che “una quota del 10 per cento delle predette maggiori entrate” può essere anche utilizzata per gli indennizzi alle tv locali che hanno liberato le frequenze dei canali 61-69.
La gara riprenderà oggi, martedì 20 settembre, a partire dalle ore 10.00 presso gli uffici del Dipartimento per le comunicazioni del Ministero dello Sviluppo economico.