Di tutt’altro tenore la protesta di Aeranti-Corallo. L’associazione delle tv locali contesta l’Autorità per la destinazione di alcuni spazi (i già citati canali 57,58,59,60) alla tecnologia LTE entro il 28 novembre 2015. Marco Rossignoli, coordinatore di Aeranti, dichiara che la decisione dell’Agcom non ha alcun riscontro nei piani di assegnazione degli altri paesi. Una protesta comparativa non sembra una buona base di partenza, se si considera che il diktat per l’LTE proviene dall’Europa. Aeranti-Corallo critica anche la mancata attenzione per le tv locali in relazione all’utilizzo delle frequenze non più assegnabili per la risoluzione delle interferenze. Effettivamente vige una riserva di legge che destina almeno un terzo delle frequenze all’emittenza locale. uttavia la decisione va inquadrata nell’ambito della rete di compromessi intavolata dal precedente Governo per convincere i grossi operatori a rinunciare all’asta. I disturbi delle frequenze di Rai e Mediaset verranno sensibilmente ridotti, a discapito delle coordinamento interno delle emittenti locali.
Ricordiamo che entro il prossimo 31 gennaio 2025, le imprese editrici di testate che accedono…
Il Garante per la privacy sanziona ChatGpt: per Sam Altman e la sua Open Ai…
La notizia è passata, come spesso accade, quasi in sottofondo. In Italia Google è il…
Usigrai torna ad alzare la voce e lo fa sul piano di incentivazione all’esodo promosso…
Il gruppo Visibilia passa di mano: lo ha annunciato Il Giornale, ieri sera, nell’edizione online…
La voce ricavi di Google “vale” tre volte quella di Rcs-Cairo Communications, cinque volte Gedi.…