“Anche la Filiera delle TLC è colpita duramente dagli effetti generati dal conflitto russo-ucraino”. Così il Direttore di Asstel–Assotelecomunicazioni Laura di Raimondo, durante il suo intervento al “Festival del Lavoro 2022”.
“Il clima di ottimismo registrato nell’immediato post pandemia è stato bruscamente interrotto per diverse motivazioni: prima tra tutte il costo dell’energia. Le attività che compongono la filiera non sono classificate come energivore – poiché non rientrano nei codici ATECO selezionati dall’Autorità per l’Energia – e al momento non sono destinatarie di ristori ad hoc”. Ha poi continuato: “L’aumento dei volumi di consumo, in particolare per le attività ‘informazione e comunicazione’ ha pesato per il 6% dei consumi, ma non è oggetto di alcuna misura strutturale di mitigazione del costo dell’energia, come avviene invece per altri segmenti industriali”.
“A fronte anche degli investimenti e degli sforzi che gli operatori stanno mettendo in campo per garantire l’infrastrutturazione e la digitalizzazione del Paese, sarebbe opportuno individuare misure specifiche che consentano di alleviare tale voce di costo.
Ha poi concluso: “Le imprese della Filiera Tlc si trovano ad operare in un mercato ipercompetitivo, alla base del calo strutturale dei margini e dei ricavi, che porta le stesse ad agire su costi e investimenti. E’ fondamentale mantenere un dialogo proattivo con le Istituzioni per dare forma a strumenti che rispondano concretamente ai bisogni dei lavoratori e delle imprese che compongono il settore e per sviluppare nuove competenze per stare al passo con i tempi e mantenere una prospettiva di sostenibilità occupazionale a lungo termine”.
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