Il Consiglio direttivo dell’Associazione Stampa Romana ribadisce la sua preoccupazione per lo stato in cui versa il mercato del lavoro giornalistico, alle prese con una delle crisi più gravi e profonde dal dopoguerra a oggi. In questo contesto è particolarmente insopportabile l’utilizzo improprio che le aziende fanno di colleghi pensionati o prepensionati in mansioni che, a norma di contratto, prevedono l’assunzione di giornalisti ex articolo 1.
Il Direttivo chiede a tutti gli organismi della categoria di cooperare per contrastare queste violazioni contrattuali. In particolare invita la segreteria della Asr a proseguire nell’opera di controllo con le iniziative già in corso e con altre da prendere nell’immediato, a cominciare da una lettera ai direttori di testata e ai Cdr che ribadisca il tassativo divieto di utilizzare i giornalisti pensionati in mansioni assimilabili al lavoro dipendente.
Il Direttivo ritiene inoltre necessario che anche l’Ordine, l’Inpgi e la Fnsi si impegnino a fondo nel governo del mercato del lavoro, focalizzando la loro attenzione su nuove regole per difendere il lavoro autonomo, combattere il precariato e lo sfruttamento di collaboratori e freelance.
Allo stesso tempo è necessario avviare al più presto una riflessione sui mutamenti strutturali che la professione sta vivendo per individuare nuovi modelli organizzativi e nuove professionalità, alcune per altro già presenti nelle redazioni.
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