Il confronto aziendale tra la Sige, società editrice di Antenna Sicilia, e i sindacati si è concluso con un verbale negativo: viene sancita la rottura tra le parti. Lo rende noto la sezione provinciale di Catania dell’Assostampa siciliana, secondo cui “l’azienda è rimasta ferma sulle sue decisioni, confermando il licenziamento di 16 tra giornalisti e tecnici e rifiutando tutte le proposte alternative al licenziamento presentate dai sindacati per salvare i posti di lavoro”.
Il segretario provinciale di Assostampa Catania Daniele Lo Porto spiega che in pratica verrà tagliata tutta la redazione giornalistica e gran parte dei tecnici, 24 dipendenti in totale. Dopo la scomparsa di Telejonica-Rete 8, chiusa nel febbraio scorso con il licenziamento di 14 dipendenti, adesso tocca all’ammiraglia del Gruppo Ciancio, la storica emittente legata al quotidiano La Sicilia, nata nel 1979 con un ‘padrino’ d’eccezione Pippo Baudo.
La rappresentanza sindacale ha incontrato spesso negli ultimi mesi la proprietà, ma non c’è stato verso di invertire la rotta e salvare la redazione dall’azzeramento della produzione, sia di intrattenimento che di informazione, di Antenna Sicilia.
Il confronto non è certo chiuso, ma sarà spostato all’Ufficio provinciale del Lavoro. A questo punto è probabile che, continua la nota dell’Associazione Siciliana della Stampa, “accettando la richiesta fatta alla Regione da Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Associazione siciliana della stampa, le parti saranno convocate la prossima settimana all’assessorato regionale al Lavoro”.
Ma l’Assostampa non rinuncia ad attaccare l’azienda che, si legge ancora nella nota, ha centrato il suo primo obiettivo: “chiudere il confronto interno confermando i licenziamenti per motivi economici. Ma l’obiettivo finale resta quello di svuotare totalmente la più prestigiosa delle emittenti locali siciliane, tagliando telegiornali e programmi di intrattenimento finora realizzati all’interno, per acquistare tg e spettacoli prodotti all’esterno a basso costo”.
Con questa decisione vengono cancellati sia i telegiornali che il più popolare dei talk show siciliani, “Insieme”. Viene confermato in questo modo, prosegue la nota “il fallimento imprenditoriale di un gruppo di società che avevano di fatto creato il più importante polo dell’emittenza privata in Sicilia”. Ma non solo, secondo l’Assostampa in questo modo vengono offesi l’impegno e la professionalità di chi, “in questi 35 anni di vita di Antenna Sicilia, col proprio lavoro ha permesso a tutti i siciliani di godere di una tv popolare e di qualità che, nonostante tutto, ancora oggi è la più seguita nel panorama siciliano”.
La nota dell’Assostampa si conclude con una considerazione amara sul “silenzio della politica e delle istituzioni – ma anche dell’economia e del lavoro – che, nonostante l’appello lanciato dai sindacati, sinora hanno assistito immobili al taglio brutale di decine di posti di lavoro e alla cancellazione di una voce autorevole nel panorama dell’informazione televisiva siciliana”.
Chiude ancora un’altra testata, un’altra voce del territorio, si perdono ancora posti di lavoro e il danno per la società e la democrazia si fa sempre più grande.
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