L’industria della carta italiana subisce il riflesso della crisi dell’editoria e della pubblicità. Secondo i dati diffusi da Assocarta al Miac di Lucca, la mostra internazionale del settore cartario, nei primi otto mesi del 2015 si registra un calo del 3,4% nel comparto carta per grafici. I volumi di produzione sono in calo rispetto allo stesso periodo del 2014, da 1,8 a 1,77 milioni.
Il centro studi di Assocarta mette in evidenza il nuovo calo dei mezzi cartacei pubblicitari sulla stampa (-6,2%) rispetto ai primi otto mesi 2014 (-7,8% i quotidiani e -3,6% i periodici). Prosegue dunque il trend negativo per cui dal 2007 gli investimenti pubblicitari su stampa si sono più che dimezzati (-41% il 2014 sul 2011).
La produzione della carta grafica risente di questo calo degli investimenti, spiega il direttore generale di Assocarta, Massimo Medugno. Ma per il futuro ci sono degli spiragli, soprattutto a seguito della proposta di legge per la riforma dell’editoria del Pd. Secondo Medugno, infatti, “è urgente approvare il disegno di legge sull’editoria che prevede una misura per il rilancio degli investimenti pubblicitari”.
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