Chiede garanzie diplomatiche Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks che deve recarsi in Svezia per rispondere alle accuse di abusi sessuali presentate da due donne. Assange è disposto ad andare a Stoccolma, ma teme che le autorità locali lo consegnino agli Stati Uniti, paese in cui è accusato di spionaggio e cospirazione per l’attività del suo sito internet. “Alla fine, potrebbe essere solo una questione di garanzie, quelle che Regno Unito, Stati uniti e Svezia sono disposti ad assicurare”, ha detto Assange dall’ambasciata dell’Ecuador a Londra, dove si è rifugiato.
“Ad esempio, se gli Stati uniti facessero cadere ogni indagine del grand jury e ogni eventuale futura inchiesta su WikiLeaks, questa sarebbe una garanzia importante per me”, ha insistito Assange.
Alla conferenza di fine, anzi ormai di inizio anno, Giorgia Meloni parla del suo rapporto…
L’Usigrai va a congresso e non perde occasione di punzecchiare governo, politica e i vertici…
Ieri pomeriggio un volo proveniente da Teheran ha riportato in Italia Cecilia Sala, la giornalista…
A proposito di libertà di stampa e nuovi padroni del vapore, sentite questa: il Washington…
Il passo indietro di Mark Zuckerberg dimostra che, in fondo, nemmeno i giganti del web…
Dalle macchine all'algoritmo: John Elkann è stato nominato nuovo membro del cda di Meta. Che…