Askanews, i giornalisti rifiutano il piano di esuberi: “Non su di noi il rischio d’impresa”

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L’editore presenta il piano per gli esuberi, i giornalisti di AskaNews si oppongono alle decisioni dei vertici aziendali. In una nota, l’assemblea di redazione dell’agenzia di stampa condanna la decisione e anzi pretende che vengano messi per iscritto i termini per il pagamento delle mensilità arretrate e quelle future.

“L’assemblea dei redattori di askanews respinge e condanna il piano con 27 esuberi presentato nuovamente ieri alla delegazione sindacale nel corso del tavolo Fieg, in cui si chiede ancora una volta ai giornalisti di sostituirsi all’azionista di riferimento Luigi Abete nel rischio di impresa”.

E ancora: “Una proposta che il Cdr e i giornalisti di Askanews ritengono inaccettabile, a maggior ragione alla luce dell’apertura di un concordato annunciato e non ancora presentato. Una procedura concorsuale che metterebbe in serio pericolo la stessa sopravvivenza dell’azienda. Per questo i giornalisti richiamano la società al dovere di non lasciare inesplorata alcuna delle ipotesi di confronto con le istituzioni per la conclusione positiva del contenzioso con il Dipartimento Editoria, al quale si rivolge un analogo appello a riaprire i canali, in modo da evitare lo scenario peggiore”.

Infine le richieste dell’assemblea dei redattori: “I giornalisti non hanno ricevuto lo stipendio di dicembre e chiedono garanzie scritte sul pagamento integrale di quanto dovuto fino ad oggi e delle future mensilità.

L’assemblea dei giornalisti chiede, infine, di vagliare tutte le iniziative editoriali esistenti e nascenti, secondo quanto previsto dall’allegato D e dall’articolo 4 del Contratto nazionale, che fanno riferimento alla stessa proprietà, prima di chiedere un taglio del costo del lavoro seppur temporaneo ai giornalisti dell’agenzia”.

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