Askanews, i giornalisti incrociano le braccia: è sciopero. La decisione è stata assunta dall’assemblea dei cronisti in servizio presso l’agenzia di stampa che non ci sta ad accettare il piano di tagli proposto dall’editore. L’astensione dal lavoro è iniziata alle 7 di ieri per terminare alla stessa ora di oggi. Ventiquattro ore di sciopero. Motivate in una nota che racconta le ragioni dell’agitazione in casa Askanews: “L’assemblea dei giornalisti di Askanews all’unanimità ribadisce l’assoluta necessità del rispetto immediato dei patti in vigore e la totale indisponibilità della redazione a sostenere da sola il peso di qualunque risparmio volto a garantire un effettivo e ragionevole sviluppo futuro di Askanews”. Il comitato di redazione dell’agenzia prosegue e rivela: “L’assemblea giudica irricevibile e pericolosa per la sopravvivenza dell’agenzia la richiesta aziendale di taglio del costo del lavoro giornalistico, l’ennesima richiesta di denaro a fondo perduto a una redazione che da quasi dodici anni non vede uno stipendio intero e negli ultimi quattro anni di concordato ha evitato il fallimento dell’azienda sopportandone quasi interamente l’onere finanziario”. L’accusa prosegue: “L’azienda non ha speso una sola parola per indicare i piani di sviluppo che giustificherebbero le sue richieste economiche esorbitanti, ancora una volta a spese della sola redazione”. Una situazione che per i giornalisti è diventata insostenibile: “L’assemblea chiede perciò con urgenza ai vertici aziendali di conoscere nel dettaglio quali sviluppi futuri sono alla base dei prospettati tagli del lavoro giornalistico, l’elemento produttivo di un’agenzia di stampa, e quali sono le ragioni che hanno portato agli aumenti delle spese a favore di soggetti esterni degli ultimi quattro anni, durante i quali si è apparentemente verificato un peggioramento dei conti, pur in presenza di concordato e di un notevole risparmio sul costo del lavoro della redazione”.
Questa però potrebbe essere stata soltanto la prima di una serie di scioperi ad Askanews: “L’assemblea indice lo stato di agitazione, affida al cdr un pacchetto di cinque giorni di sciopero a sostegno delle sue rivendicazioni ed è pronta a prendere ogni iniziativa, anche imponendo l’assoluto rispetto delle norme professionali, deontologiche e contrattuali nelle attività svolte dai giornalisti in agenzia, e a rivolgersi a tutti gli interlocutori istituzionali per tutelare salari e posti di lavoro. Una prima giornata di sciopero è indetta per domani 18 ottobre dall’apertura del servizio alle ore 7 fino alle alle ore 7 di sabato 19 ottobre”.
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