”Qualcosa bisognera’ fare”. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanni Legnini, nel corso dell’audizione che si tiene in commissione Cultura alla Camera annuncia che, incontrera’ i distributori, che sono ”l’anello piu’ complicato filiera”. Il settore, ricorda Legnini che ha gia’ avuto un confronto con tutte le sigle degli edicolanti ”e’ in crisi perche’ calano vendite”. ”Credo che qualcosa bisognera’ fare, per risolvere alcuni problemi” denunciati dal settore, che derivano da interventi pregressi ”non esattamente meditati o che hanno avuto un impatto nella realta”’ che va oltre le norme. ”Su queste misure -sottolinea Legnini- bisognera’ tornare”, con edicolanti e distributori.
E’ innegabile che le edicole hanno una distribuzione capillare sul territorio e ritengo che questo sia il punto di partenza su cui intervenire. Finora i tentativi di rilancio hanno ottenuto scarsissimi risultati. Le persone sono demotivate a venire in edicola e il nostro aggio è risibile sia a fronte degli importi dei giornali che delle spese di gestione. L’errore più grosso degli editori è stato proporre riviste e quotidiani on line gratis o con spese di abbonamento molto basse e con contenuti identici al cartaceo. Molto meglio era proporre riassunti dei servizi e demandare il lettore a leggere l’intero articolo sul cartaceo. Ritengo altresì che le singole copie siano ampiamente pagate del contenuto di pubblicità e che pertanto il costo intero della rivista andrebbe ripartito unicamente tra la filiera di vendita.
Infine, proprio in virtù della capillare presenza sul territorio delle edicole sarebbe opportuno assegnare gratuitamente alle edicole concessionarie in svariati settori merceologici anche tramite cataloghi. Ad es. scarpe, cancelleria, marchi, ricambi per auto ed elettrodomestici, tanto per dare un’idea. Ovviamente con aggio per l’edicolanti attorno al 50 %.