Da oggi è necessario prestare ancora più attenzione nel caso in cui uno dei propri contatti sul profilo del social più popolare del mondo, invii un video o una foto, generalmente a sfondo pornografico, dove si risulta “inconsapevolmente taggati”.
In situazioni di questo tipo, vuoi la curiosità vuoi l’incredulità, anche al più prudente degli utilizzatori, l’istinto suggerisce di cliccare sul link e verificare il contenuto.
Ma a questo punto, il gioco è fatto: prima di realizzare cosa sta succedendo, il virus è penetrato nel sistema, impadronendosi dei dati personali dell’utente e danneggiando il pc.
Ecco perché la Polizia, attraverso “l’Agente Lisa“, uno dei suoi profili Facebook, sta consigliando di mettere da parte la curiosità e non cliccare su materiale che appare insolito, strano, o di dubbia provenienza.
Il malware, infatti, in men che non si dica, riesce a diffondersi anche su apparecchi di ultima generazione come tablet e smartphone per cui l’unico modo per difendersi è installare un buon antivirus o la sua versione aggiornata.
Un altro sistema, molto efficace che consente di “sconfiggere il virus” sul suo stesso terreno, è approfittare della viralità dei social (molti follower ne hanno più di uno) inserendo un post sul proprio profilo o condividendo “l’agente Lisa” con tutti i contatti come del resto stanno già facendo le Forze dell’Ordine che, grazie ad una sorta di “passaparola digitale“, in poche ore hanno messo in guardia tantissimi utenti, raggiungendo circa 50.000 condivisioni.