APPROVATO IL REGOLAMENTO PAR CONDICIO RIGUARDANTE L’ULTIMO MESE DI CAMPAGNA ELETTORALE

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La Commissione Parlamentare di Vigilanza ha approvato il secondo regolamento sulla par condicio televisiva, quello che si applicherà dal 10 marzo, data della presentazioni delle liste, al 13 aprile. Il testo, oggetto di numerose polemiche, prevede che negli ultimi 10 giorni precedenti al voto la Rai trasmetterà tra le 21 e 22:30, un’unica trasmissione in diretta di confronto tra i candidati premier, della durata di 90 minuti, moderata da un giornalista Rai con la partecipazione di giornalisti esterni. Una trasmissione che non sarà facile da gestire ma, per legge, la Rai è tenuta ad applicare le norme stabilite dalla Vigilanza e non potrà opporre più di tanto la non fattibilità della trasmissione. Inizialmente l’idea del presidente Mario Landolfi era un regolamento sulla par condicio senza “faccia a faccia” perché il numero troppo alto di candidati premier avrebbe reso necessarie 45 trasmissioni per far scontrare tutti con tutti. Ma la proposta non era piaciuta ai piccoli partiti (Udc, La Destra, Sinistra Arcobaleno). Il Pd per accontentare i partiti minori si è detto favorevole ai “faccia a faccia” ma poi ha votato contro le norme che stabilivano le modalità e un numero maggiore di trasmissioni per suddividere i candidati in diversi confronti. Da ciò le proteste della Sinistra arcobaleno che farà appello all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni per chiedere che “sia essa a stabilire regole e modalità che diano corpo al principio approvato in Commissione”. La questione dei “faccia’ a faccia” dovrà essere affrontata e risolta dall’ufficio di presidenza della Vigilanza. Il presidente Landolfi ha annunciato che si batterà affinché sia rispettato il principio delle pari opportunità per tutti i candidati e resta dell’idea che, visto il numero di candidati premier, dovrebbero essere eliminati i “faccia a faccia”.

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