Privacy

Approvato il Dl concretezza. Impronte digitali per timbrare il cartellino

Con il via libera in terza lettura del Senato diventa legge il ddl concretezza, voluto dal ministro della pubblica amministrazone Giulia Bongiorno. Il provvedimento introduce impronte digitali in funzione anti-furbetti e una riforma del reclutamento per rendere più veloci le assunzioni nella pubblica amministrazione, “nuovi e preziosi strumenti” che, secondo il ministro, garantiranno “migliori servizi per cittadini e imprese”. Al posto del tradizionale cartellino, che i casi di cronaca hanno dimostrato non essere uno strumento affidabile per accertare gli ingressi al lavoro, il provvedimento prevede come nuove forme di accesso il riconoscimento delle impronte o la verifica dell’iride. Per ora viene stabilito solo il principio, rinviando la realizzazione vera e propria del meccanismo a un successivo decreto. Dalla novità sono escluse le forze dell’ordine, la magistratura, i prefetti ed anche gli insegnanti, ma non i presidi.  Il regolamento sarebbe stato inviato proprio oggi al Garante della privacy. A seguire sarà mandato, per i relativi pareri, alla Conferenza Unificata e al Consiglio di Stato. I decreti attuativi relativi all’istituzione del Nucleo per la Concretezza saranno, invece, ultimati entro il mese di settembre.

Salvatore Monaco.

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