Nel corso della Seduta n. 259 di sabato 15 dicembre 2007, al termine dell‘approvazione della Legge finanziaria, di fronte alla insufficienza delle risorse stanziate per i contributi all‘editoria, sono stati accolti dal Governo, i seguenti ordini del giorno.
Seduta n. 259 di sabato 15 dicembre 2007
Ordini del giorno editoria presentati alla Camera e accolti dal Governo
La Camera,
impegna il Governo
ad adottare le opportune iniziative volte a prevedere misure idonee a
consentire alle imprese il recupero degli importi decurtati nel 2007 per
effetto di una applicazione di
criteri di calcolo difformi rispetto alla legislazione vigente, non
imputabile in alcun modo alle imprese stesse.
9/3256/138. (Testo modificato nel corso della seduta)Leoni, Rotondo,
Sasso, Maderloni, Aurisicchio
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La Camera, premesso che:
è imminente l’inizio dell’iter parlamentare di approvazione di un disegno di
legge del governo di riforma dell’editoria che dovrà promuovere un salto di
qualità nell’intervento pubblico; il supporto pubblico all’editoria no-profit e
di partito è una misura tesa ad attuare l’articolo 21 della Costituzione, cioè
il diritto ad informare ed essere informati attraverso pluralismo e libertà; in
un quadro generale che vede le risorse pubblicitarie confluire in maggioranza
(56 per cento) al duopolio televisivo, mentre la restante parte (35 per
cento) è patrimonio dei grandi gruppi editoriali, l’attività dei giornali
no-profit, di idee e politici rischia una crisi profonda e questo sarebbe un
colpo molto grave per il pluralismo dell’informazione; l’informazione è infatti
una «merce» particolare, che deve essere strettamente connessa alla qualità
della democrazia, che non può quindi essere lasciata in balia del mercato;
garantire la possibilità del finanziamento pubblico al settore significa dunque
alimentare un pluralismo comunicativo concepito come il «sale» di una società
moderna ed avanzata; vanno adottate con la riforma norme e controlli al fine di
combattere ogni abuso ed uso improprio di risorse pubbliche; la spesa per
l’editoria è comunque passata da un fabbisogno pari a 650 milioni di euro a 480
milioni; attualmente, lo stanziamento triennale previsto nel bilancio dello
Stato, per tale scopo, anche tenuto conto della integrazione approvata dalla
Commissione bilancio, è del tutto insufficiente; in particolare, la cifra
calcolata e richiesta dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento
editoria, per assicurare l’erogazione dei contributi diretti del 2006, quindi il
pagamento dei debiti pregressi, è di 98 milioni, mentre il decreto-legge 1o
ottobre 2007, n. 159, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 novembre
2007, n. 222, collegato alla finanziaria, ne ha resi disponibili, all’articolo
10, comma 9. solo 50; non è possibile lasciare le aziende del settore
nell’incertezza più assoluta,
impegna il Governo
a valutare la possibilità di adottare le opportune iniziative volte a integrare
le risorse a disposizione delle erogazioni per il settore dell’editoria.
9/3256/139. (Testo modificato nel corso della seduta)D’Antona, Sasso,
Aurisicchio, Fumagalli, Rotondo, Maderloni.
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